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al testo di Maria Allo
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(immagine di Nick Gentry) Risuonano cocci di mattini infranti e impreviste veglie. C’è chi impara a morire per un colore e un significato. Abbiamo conti ancora aperti e spietate parole da combattimento . C’è chi impara a morire per consacrare sogni alla quercia secolare. Ma c’ è un paese disteso in fondo al mare dove il sangue in mille flutti difende il pane a denti stretti e dall’alto un pugno arcigno di silenzio si schianta ai piedi dell’indifferenza… Accovacciato il mare si regge come foglia che il vento deliberatamente scansa in silenzio. C’è chi oppone la ragione nel covo della volpe infreddolita e traina giorni come i nostri. A concludere la resa, passi cadenzano ipocrisie su viali di rasura e nel turbine lento di ossa bisbiglia ogni vena prima del commiato. Il tempo può pretendere nutrimento nel suo crescere? © Maria Allo |
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